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Come sarebbe bello se…

Come sarebbe bello se…

Dana Sema 

Quante volte durante le nostre giornate quotidiane caotiche, monotone, non necessariamente a livello fisico, ma quasi sicuramente a livello mentale, quando siamo sotto pressione dal mondo esterno, seguendo la nostra scaletta delle scadenze oppure sotto pressione dagli impegni che abbiamo preso con noi stessi per sentirci più valorizzati, abbiamo avuto un attimo, dove nel caos dei pensieri quotidiani ci è capitato, così come se fosse per sbaglio, un pensiero che comincia con “Come sarebbe bello se..”

Per quell’attimo, la proiezione della nostra vita esterna e la intensissima attività mentale interna, si sono fermate.. come se entrassero in apnea dove non c’è più entrata, non c’è più uscita, tutto sospeso…

In quell’attimo la nostra personalità ha avuto occasione di vedere la sua potenzialità, senza i filtri delle credenze limitanti attaccati a noi come se fossero edera. 

Questo pensiero è stato come un germoglio uscito dalla crepa dell’asfalto, senza domandarsi tanto il perché e per come.

Ma non siamo abituati a vedere questi “germogli”. Nella vita, a cui diamo il senso come “reale”, corriamo avanti e indietro senza sosta, per fare più cose possibili come i cavalli, che sono “stimolati” dai nostri pensieri, a correre sempre più veloce. Notate il paragone? 

Più abbiamo i pensieri più la nostra vita esterna ci fa correre. Più vogliamo sapere nel nostro mentale, più ci troviamo a fare più cose, più impegni. Come è dentro così è fuori. 

Per questo è molto importante la pulizia mentale per chi non riesce trovare un equilibrio nella vita “reale”. 

Torniamo all’argomento di oggi.  

Quando corriamo dietro di “fare” le cose, come i cavalli, non ci concediamo il tempo per fermarci a osservare quello che succede nella nostra realtà. Non vediamo le cose belle, non ascoltiamo i suoni naturali piacevoli. Vediamo quello che abbiamo programmato di vedere, sentiamo quello che siamo sintonizzati ad ascoltare. Non usiamo gli occhi per vedere, non usiamo le orecchie per ascoltare ciò che è vero… la vita stessa nella sua magnificenza. 

E ovviamente questo germoglio di cui parlavo prima viene schiacciato nel mondo “reale” e nel mondo virtuale della nostra mente di cui siamo i serventi. 

Viene soffocato da questa Matrix che ognuno di noi alimenta nella nostra testa, che non vuole perdere il controllo e ovviamente la prima cosa che farà è di farci sentire ridicoli, quando pensiamo di poterci concedere la possibilità di sognare. 

“Come sarebbe bello se..” diventa quasi un insulto. “Dai, cammina, non hai altro a cui pensare? Bisogna concentrarsi sulle cose importanti, bisogna trovare i soldi, bisogna sopravvivere, bisogna risolvere i problemi, altrimenti tutti noteranno che siamo soltanto dei falliti…”.

La paura del giudizio è forte, vero? Perché ci fa sentire in colpa sempre di più… i nostri sensi di colpa sono diventati così naturali che non li percepiamo nemmeno. Ma sono loro che ci spingono a correre dietro alle carote, specialmente i sensi di colpa che ci portiamo dalla nostra infanzia, quando da bambini non siamo riusciti ad essere all’altezza (secondo la nostra mente egoica) del conflitto che abbiamo vissuto. 

E questo germoglio del pensiero “come sarebbe bello se..” viene ridicolizzato dalla mente, perché la verità è che la Matrix dentro di noi ha una paura tremenda di questo pensiero! 

Questa chiave del pensiero può aprire la porta che lei sta proteggendo tanto. Come la sta proteggendo? Con le nostre paure. 

Abbiamo paura di prendere sul serio un pensiero dove possiamo immaginare noi di fare qualcosa di cui abbiamo paura, questa è la trappola di Matrix. I sigilli delle nostre paure proteggono molto bene questa porta, quella dove viene nascosta la verità. Dove ci aspetta la nostra anima. 

Questa è la cosa fondamentale che ho imparato da Luca Nali durante il primo corso di Transurfing e  proprio questo credo che questa rivelazione che mi ha cambiato la vita, è importanza di dire di SI. 

Ho dovuto fare uno sforzo per riprogrammare la mia Matrix dentro di me. Ovviamente ho riscontrato la resistenza. La mia mente, che mi conosce meglio di qualunque altro, mi ha gentilmente proposto subito le visualizzazioni create della paura di fare le cose che non osavo fare oppure mi faceva vedere le visualizzazioni dove ero presa in giro e umiliata. 

Ho capito che erano soltanto tentativi della mente, che per protezione ha fatto sì che sono rimasti soltanto nella qualità delle visualizzazioni, a cui non ho dato retta e non essendo alimentati dai miei pensieri non hanno avuto il potere su di me. Vi assicuro che i risultati sono stati sconcertanti! Le nostre paure sono le chiavi, ma sono anche le indicazioni, è lì che dobbiamo andare e scavare, per far emergere quello che c’è nascosto dietro. È li che si trovano i nostri talenti più preziosi, collegati al senso di questa vita scelta dalla nostra anima. 

La risposta fantastica che mi ha insegnato Luca è: Perché SI! 

E quando questo pensiero”Come sarebbe bello se..” fragilissimo come un germoglio è ritornato nella mia testa, stavolta è stato accolto e accudito, gli ho dato fiducia e quando ho risposto a questa me stessa: “Perché SI”, tutto nella mia essenza ha cominciato a vibrare di gioia! 

Da quel momento è cominciata la fase più importante della mia vita, la ricerca della vera me stessa e la mia liberazione dagli artigli di Matrix nella mia testa. 

Perché SI, è fondamentale perché come ho spiegato nel seminario dedicato alla Mappa della Coscienza, dobbiamo trovare il coraggio per uscire dall’influenza negativa della Matrix dove non abbiamo alcun potere. Rispondendo “perché SI”, ci sforziamo di compiere dei passi per affrontare le nostre paure, ma consapevolmente sapendo che dietro alle paure c’è il nostro tesoro nascosto. 

Soltanto con “Perché SI” siamo in grado di interrompere il cerchio vizioso energetico con la Matrix che non vuole che noi cambiamo, anzi, proprio per questo lei crea dentro di noi le illusioni del cambiamento. Quando seguiamo un maestro dopo altro, una materia dopo altra, per sentire che abbiamo fatto qualcosa di utile, diamo da mangiare ai nostri sensi di colpa, sensi di inferiorità, calmandoli per quel poco che ci permette di superare la giornata. 

Il consiglio che vi posso dare, non andate ad affrontare subito le paure più sostanziose. Cominciate a fare cose nuove, anche se alla vostra mente sembrano inutili, questo vi permetterà di attivare le nuove varianti nella vostra vita, dove immancabilmente succederà qualcosa di nuovo e se avrete la sensibilità di osservarlo, potrete usare il flusso della sincronicità e vi porterà a un altro livello della coscienza. 

Poi una volta presa l’abitudine cominciate a fare le cose che vi piacerebbe fare ma avete sempre avuto il timore, e piano piano comprenderete che questa è la cosa più soddisfacente e più gioiosa che potete ottenere! 

Dana Sema 

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