SPEAKERS

Marco Finocchiaro

Marco Finocchiaro

Ricercatore poliedrico


Verrò a condividere con voi la mia esperienza, mostrarvi ciò ho visto oltre a quel velo che definiamo realtà. Questo processo di condivisione ci aiuterà a ricordare un altro pezzo del puzzle, a trovare la strada verso la nostra natura profonda che è l’essenza del tutto. Abbiamo ormai compreso che l’invisibile vuole rivelarsi, questa danza che genera il cosmo desiderà essere compresa. Vi mostrerò come i miti e le religioni, i simboli geometrici e matematici, ed i principi della fisica meccanica e quantistica sono palesemente intrecciati e coerenti fra loro. Quando vedi la trama e comprendi come si muove l’invisibile, cambi respiro e sorridi….  perche senti nel tuo profondo che sei sulla giusta via.

Il mio cammino:
Ho danzato e cantato con ‘Il Chapo’, Francisco Barnett Astorgha, rappresentante e guardiano della cultura Kunkaak. Un popolo sciamanico che vive sull’isola dello Squalo, davanti al deserto del Sonora, in Mexico. Eravamo quattro apprendisti, non voleva soldi, aveva urgenza di trasferire la sua visione a noi occidentali scollegati. Per anni abbiamo passato l’estate insieme a fare esperienze. Quest’anno mi ha fatto sapere tramite la mia prima moglie che è andata a trovarlo, che era l’ultimo sciamano della sua tradizione, gli anziani erano morti e i giovani erano disinteressati alle loro tradizioni. Con occhi lucidi e malinconici gli dono un sorriso, ogni ruga del suo volto quasi centenario la invitava a stare serena. Questo apparente contrasto ha un ordine per chi sa comprenderlo. ‘Stai serena va tutto bene’ gli disse. Ci mostrava ogni giorno che la realtà era fatta di pura energia. Non parlando la mia lingua facevo fatica a capire ciò che vedevo, ma la realtà si piegava ai sui principi.. Lo ricordo seduto in terra a spiegare nella sua lingua nativa mista allo spagnolo il principio dell’asse X, Y e Z, con tre bastoni legati a croce conficcati sulla sabbia. Notai all’epoca che il nostro alfabeto finisce cosi; X,Y e Z. Ci ho messo anni a dare un senso a quel filo invisibile che sentivo non essere una coincidenza. 
Anni dopo ho conosciuto Cristobal Jodowrosky e con passione mi sono immerso nella psicomagia. Era un percorso triennale di formazione, poca teoria e tanta pratica. Ho iniziato a comprendere lentamente ciò che il Chapo mi aveva mostrato. La vita mi ha portato sempre li, volevo toccare l’invisibile, dialogare con il cosmo, ma anche capire. Poi l’oriente mi ha mostrato un’altra via, quella del corpo. Attraverso la danza Butoh ho imparato a dialogare con la natura e continuo a ballare tutt’ora con il miei maestri  japponesi  Atsuchi Takenauchi e Hiroco Komiya. Negli ultimi anni i miei studi mi hanno portato a tradurre dal vivo gli insegnamenti sulla scienza Plasmatica del Professore Iraniano Mehran Tavakoli Keshe. Mi ha insegnato ad osservare la trama che l’energia compie dall’invisibile alla materia, attraverso la chimica, la biologia e la fisica. Credo che la scienza vera da sempre osserva la materia ed il suo spirito, in cerca del divino. Osservo che la fisica quantistica sta alla fisica meccanica come l’energia alla materia, come il corpo sta allo spirito, ecco perche, tutto si manifesta frattalico. 

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